La melagrana ha per me un fascino irresistibile, mi piace il gusto e sono incantata dall’estetica del frutto: terreno, spontaneo, imperfetto e coriaceo. La sua buccia possiede la capacità di custodire la molteplicità e preservarne la ricchezza.
E’ un piccolo mondo che racchiude la minuzia, le differenze, la grandezza della natura. Simbolo di abbondanza, fertilità e coesione, per me è un richiamo all’infanzia e a una giornata di sole del primo autunno.
Devo ringraziare i fenici che dall’Asia lo hanno portato a noi se da piccola, ogni settembre, in un angolo della pianura mantovana, la cugina Maria staccava dal suo melograno un frutto per me. Non so bene cosa mi piacesse tanto di quel momento, se il paesaggio senza nebbia che emerge nei ricordi, o solo l’attenzione riservatami. Certamente mi piaceva succhiare i chicchi spiluccandoli uno a uno, come mi piaceva il suono delle parole “per te, porta fortuna”; e mi piace ancora di più il ricordo di un mondo semplice, fatto di persone legate alla terra e ai suoi prodotti, in una campagna dove il frutto lo staccavi dall’albero, il latte lo prendevi caldo alla stalla e l’uovo lo bevevi direttamente dal guscio.
Ancora adesso porto dentro la simpatia per il “re degli orti” (dal picciolo a forma di corona) e l’idea che porti fortuna, abbondanza, fertilità; tanto che, non appena ho deciso costruire la mia famiglia ho piantato un melograno in giardino. Un pò come le spose romane che il giorno del matrimonio ne intrecciavano rami tra i capelli. Adesso è l’albero di mio figlio e ogni settembre ci regala un pò di ricchezza…vitamine, minerali, antiossidanti e il piacere di staccare i frutti maturi dal nostro albero! A proposito…se raccogliete melagrane non mature, mettetele in un cesto con delle mele, matureranno.
Come riconoscere una melagrana giunta a maturazione? Non dal colore, ma soppesandolo e con un pò di occhio: Il suo peso deve essere il doppio del volume.
Protagonista di moltissimi miti e leggende è un frutto dalle virtù interessanti, emblema dell’energia vitale, racchiude un forte simbolismo comune in molte religioni. La pianta di melograno, oltre ad avere fiori bellissimi, ha, come il frutto, proprietà e virtù fascinose…è la pianta dell’acqua e della luna, di Venere e dell’argento; affine a pietre come l’opale, l’ametista, la selenite e il quarzo ialino.
I suoi rami, tenuti in casa, favoriscono il buon umore. La corteccia, triatata e ridotta in polvere può essere miscelata all’incenso per purificare la casa.
Il frutto, in cucina ha moltissimi usi ed è stato così fin dall’antica roma e dal medioevo quando il succo è stato riscoperto nella preparazione di carni e salse, oltre che come sostituto dell’aceto.
Valeriana, sedano, finocchio, arancia, melagrana, foglia di spinaci, rucola, fragola, canasta, cavolo cinese, pimpinella, indivia, erba cipollina e viola del pensiero.
Più che una ricetta uno spunto per creare un insolito e gustoso mix di sapori, lasciando a voi la possibilità di giocare con i condimenti e sperimentare, quindi divertitevi e…buon appetito!